Al momento di scegliere il cemento dentale che più si addice alle tue necessità, bisogna tenere a mente alcune caratteristiche ideali sia biologiche che fisico-meccaniche. Attualmente non esiste un prodotto in grado di soddisfaretutti i requisiti menzionati ed è quindi necessario conoscere che tipo di cementi esistono nel mercato e le relative caratteristiche. Proponiamo una breve introduzione su questo tema.
In odontologia, il cemento si definisce come materiale formato per la miscelazione di differenti componenti, generalmente polvere e liquido, il quale stato fluido si applica tra due superficie si imposta in un tempo che permette di acquisire resistenza meccanica e tenacia. In questo modo sono raggiunti una serie di obiettivi principali: mantenere in posizione il restauro durante un tempo indefinito ed evitare la microfiltrazione tra il materiale cementante e il dente.
Nel cementato si compie un principio fondamentale, ossia la frizione tra il dente e il restauro e, affinchè sia corretto, devono compiersi alcuni requisiti come la resistenza alla solubilità e lo spessore minimo della pellicola. Così, la dissoluzione per azione della saliva e l'esposizione all'ambiente orale vengono minimizzati. Questo processo di cementato consiste nell'unione di tre superfici: dente, cemento e protesi. Questa adesione è definita come la forza chimica elettrica, generata tra due materiali di distinta composizione chimica. Dipendendo da ciò,cementi possono essere classificati in due grandi gruppi:convenzionali (o non adesivi) adesivi.
Entrambi i gruppi esercitano frizione tra le superfici da relazionare, ma tra essi c'è una serie di caratteristiche che li differenziano notevolmente. I cementi adesivi hanno la capacità di aderire meglio alle irregolarità delle superfici e ai tessuti dentari, migliorando la capacità di ritenzione e sigillatura marginale. I cementi convenzionali, invece, presentano una ritenzione meccanica e non sono capaci di Interagire internamente con pilastri dentali.
Per il caso dei cementi di restauri fissi, l'obiettivo principale è quello di chiudere lo spazio virtuale tra la preparazione e il restauro, con cui si aumenta la superficie di frizione e la ritenzione.
Il cemento dentale, oltre ad unire superfici, deve comportarsi come una barriera per evitare la filtrazione batterica e fluidi orali.
La maggior parte dei cementi si somministrano in due componenti: in polvere, liquido; Pasta A-Pasta B, o capsule per automiscelazione, a eccezione dei cementi di resina (come vedremo più avanti).
In generale, la reazione tra i componenti è una reazione acido-base, tra cui aderiscono la resistenza necessaria per un uso come base, come protettore polpare, restauro permanente, temporale o come agente cementante.
Tipologie di cementi dentali
Per aiutarti a scegliere il tipo di cemento dentale più adeguato, in Dentaltix pubblicheremo una serie di articoli di blog sui principali tipi di cementi:
- Cemento fosfato di Zinco
- Cemento policarbossilato
- Cemento ionomero di vetro
- Cemento di ionomero di vetro rinforzato con resina
- Cemento di resina
Ci auguriamo che questo articolo ti sia stato utile. Per ulteriori informazioni potrai dare un'occhiata ai prossimi articoli di blog che pubblicheremo sui diversitipi di cementi dentali.