Il cemento vetroionomerico è il nome generico di un gruppo di materiali che scaturisce dalla reazione della polvere in vetro di silicato e l'acido polialchenoico. In un primo momento, questo cemento veniva utilizzato in ricostruzioni estetiche per denti anteriori, specialmente per cavità di classe III e V. In seguito, vedendo la sua adesione alla struttura dentaria e la sua validità per la prevenzione della carie, è stato utilizzato per ulteriori funzioni: Agente cementante, sigillante di solchi e fessure, rivestimento, ricostruzione di monconi e ricostruzioni immediate tra le altre.
Con il passare del tempo, i suoi componenti sono stati modificati ed oggi, il cemento convenzionale è composto da:
- POLVERE: Silicio, Alluminio, Fluoruro
- LIQUIDO: Acido acrilico, acido itaconico, acido tartarico
Quando entrambi i componenti si miscelano (la miscela deve essere rapida, tra 20 e 30 secondi con dosi di polvere/liquido 5:1) in una pasta, l'acido imprime le superfici delle particelle di vetro, liberando ioni di calcio, sodio, alluminio e fluoro in mezzo acquoso.
I vetroionomeri hanno una reazione chimica acido-base, in cui c'è un intercambio ionico tra il Ca e il gruppo carbossile. Questa reazione di indurimento inizia quando il liquido entra in contatto con la polvere. Gli ioni di H+ attaccano le particelle di vetro liberando Ca, Al e F decomponendo il vetro grazie all'azione dell'acido, formando un gel di silicio.
In seguito, il Ca reagisce con i poliacidi e con l'Al. Questo sale metallico di polacrilato inizia a precipitare, fino a che si indurisce. L'acqua è una componente importante nell'indurimento, poiché agisca come plastificante riducendo la rigidità, per cui, durante la sua collocazione nel dente, non deve essiccarsi, poiché può rendere il materiale fragile, favorendo la dissoluzione.
Tra i suoi vantaggi, troviamo il rilascio di Fluoro che favorisce un'attività batteriostatica, la resistenza alla compressione maggiore rispetto al fosfato di zinco, avendo la resistenza all'attrito simile, una facile manipolazione e traslucenza. Dato l'elevato peso molecolare dei suoi componenti acidi, inizialmente presenta un pH acido che, rapidamente, aumenta dopo l'avvio della miscela, evitando la tossicità pulpare. Indubbiamente, è molto solubile all'umidità, per cui richiede un isolamento assoluto.
Classificazione:
- Cemento Vetroionomerico
- Cementi Vetroionomerici modificati con resina: La sensibilità all'umidità e la scarsa resistenza iniziale del CIV sono il risultato della reazione acido-base
- Resine composte modificate con poliacidi (Compomeri)
- Resine composte rilascianti fluoro
Classificazione secondo l'uso:
- Tipo I: Cementazione per ricostruzione fissa
- Tipo II: Ricostruzione estetica o rinforzamento: sono privi di resistenza, per cui non possono sopportare alte concentrazioni di cariche che favoriscono la rottura
- Tipo III: Protezione cavitaria
Cementi Vetroionomerici rinforzati con resina:
Questi cementi sono stati creati al fine di offrire migliore estetica e stabilità chimica. Per migliorare la loro capacità di adesione, è stato utilizzato il Primer per migliorare l'ingresso del vetroionomero, che ha una consistenza viscosa e, come risultato, forma un miglior strato ibrido.
Presenta due tipi di indurimento: la tipica reazione del vetroionomero acido-base e quella delle resine fotoattivate. Tra i suoi componenti troviamo:
- Polvere: Silicio, alluminio, fluoro, fotoattivatori
- Liquido: Acido poliacrilico, copolimeri carbossilati, idrossietil metacrilato (HEMA), acqua
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